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è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init
o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /web/htdocs/www.in-e-s.it/home/wp-includes/functions.php on line 6121Non solo monumenti spenti, il WWF sollecita partecipazione e responsabilizzazione
Roma, 23 marzo 2024 – Oggi torna l’iniziativa mondiale Earth Hour, l’ora per la Terra.
Con lo slogan: Dai un’ora per la Terra, tutti sono chiamati ad un’azione significativa e responsabile: tenere le luci spente.
Le istituzioni e le amministrazioni pubbliche spegneranno l’illuminazione dei monumenti per un’ora a partire dalle 20,30 ora locale per ogni paese del mondo.
Si tratta, chiaramente di un’azione emblematica, ma tutti i cittadini sono chiamati ad unirsi all’iniziativa e a spegnere le luci. Durante l’ora di buio l’ideale sarebbe inoltre fare qualcosa, di concreto o anche solo simbolico, a beneficio del pianeta. Basterebbe, per esempio, spegnere la luce insieme ai bambini, spiegando loro perché, che cosa significa e sensibilizzarli sullo stato della Terra.
“Può un’ora cambiare il mondo? – scrive il WWF – Sicuramente no, è solamente un’ora. Ma se quest’ora ispira milioni di individui ad agire per la nostra casa comune, potrebbe innescare un mondo di cambiamento”.
L’associazione ambientalista sostiene con forza l’evento e nei suoi canali social chiama i cittadini ad aderire e a fare qualcosa – qualsiasi cosa – di positivo per il pianeta. E suggerisce anche come condividere la propria ora offerta per la Terra, rinviando al link https://bit.ly/3vgfIj5 per scoprire i modi con cui si può aderire.
La natura ha un ruolo fondamentale per la nostra vita e per fronteggiare il cambiamento climatico. Ogni nostra azione è determinante per poter dare un contributo alla lotta alla crisi climatica e in questo modo tutelare il pianeta e la nostra salute, oggi e per le generazioni future.
Sandra De Sanctis