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CRISI ENERGETICA: RINNOVABILI E FOTOVOLTAICO SONO LA RISPOSTA

CRISI ENERGETICA: RINNOVABILI E FOTOVOLTAICO SONO LA RISPOSTA

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Sfida o opportunità? Le fonti alternative possono coniugare la transizione energetica con le tematiche economico-ambientali

L’inaspettata e antistorica invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo ha avuto effetti rovinosi sul territorio ucraino e non meno devastanti sull’economia mondiale con ricadute importanti nei settori dell’energia e dell’ambiente.
È sostanziale trovare risposte alle problematiche energetiche del settore innescata dalla pesante crisi dalla guerra. Tematiche, oltretutto, strettamente legate a quelle della sostenibilità ambientale, la cui sempre maggiore consapevolezza ha dato impulso a politiche nazionali ed europee volte ad un’economia più sostenibile e rispettosa della salvaguardia dell’ambiente.

In tal senso l’Unione Europea ha ampliato le proprie ambizioni in materia di clima per il 2030, spingendo ad una riduzione di almeno il 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990, al fine di raggiungere la neutralità carbonica prevista entro il 2050.
Traguardo del raggiungimento delle Zero Emissioni nel 2050 per il quale occorrerà investire a livello globale per ciascun anno la cifra ragguardevole di almeno 9.200 miliardi di dollari.
E se si considera che nel 2021 sono state investite a livello globale circa 1.300 miliardi di dollari, è facile concludere che sarà necessario per il futuro per raggiungere il traguardo di cui sopra incrementare il budget degli investimenti di ben circa 7 volte e da qui l’importanza della funzione di volano della finanza green per il raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni CO2 a livello globale.
Le energie rinnovabili pulite, economiche e altamente performanti rappresentano certamente la risposta necessaria e inevitabile, per scongiurare la minaccia alla stessa sopravvivenza del genere umano e sono diventate una componente irrinunciabile per un’economia sostenibile e più forte e per una transizione energetica sana ed efficace.
Pertanto il futuro non solo a livello europeo vedrà progressivamente la produzione elettricità realizzata con un mix energetico sempre più alimentato da fonti rinnovabili, come unica strada per un sistema energetico veramente pulito.

L’Italia tra fondi PNRR, Fondi Strutturali e residui di altri Fondi europei scaduti ma ancora capienti, risulterà beneficiaria di circa 390 miliardi di euro per i prossimi 5 anni. Fondi di finanziamento importanti che come nel caso di quelli del PNRR hanno fra le loro mission prioritarie proprio la rivoluzione verde e transizione ecologica.
Ma per cogliere fino in fondo le importanti opportunità di finanziamento e anche ambientali e per effettuare completamente la transizione energetica verso le rinnovabili anche per l’Italia sarà necessario realizzare come detto adeguate politiche energetiche e finanziarie ma anche sanare alcuni anomalie e ritardi del nostro sistema paese. Quale ad esempio il preoccupante fenomeno delle frodi finanziarie, scoperte per un ammontare di diversi miliardi di euro.
Infine circa il 90% delle imprese italiane risulta essere ancora non in linea con i parametri ESG e questo può mettere seriamente a rischio la loro possibilità di intercettare i fondi messi a disposizione dal Pnrr, Garanzia Sace e Bandi regionali e comunitari non solo per la transizione energetica ma anche per lo sviluppo e crescita delle imprese piccole, medie o grandi, adottare politiche ESG costituirà sempre più un’attività imprescindibile in un’ottica della loro pianificazione finanziaria a medio-lungo termine.

Anche alla luce del fatto che rispettare i criteri ESG sarà fondamentale per le imprese per avere accesso con successo e alle migliori condizioni sia al mercato dei capitali che a quello dei finanziamenti bancari. Questo perché sin da ora ad esempio i principali fondi di venture capital e private equity nei loro criteri di selezione degli investimenti da finanziare privilegiano in via preferenziali le imprese in linea con il rispetto dei criteri ESG, perché tale condizioni non solo garantiscono nel tempo la loro sostenibilità ambientale e sociale e una corretta governance ma di conseguenza anche quella finanziaria.

Allo stesso modo le nuove linee guida Eba sulla Concessione del Credito impongono alle banche di incorporare i fattori ESG e i rischi ad essi associati con un approccio olistico, nelle loro procedure di valutazione del rischio credito, ai fini della concessione di finanziamenti bancari alle imprese.

G.M.

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